L'8 dicembre scorso il libro "Camicette Bianche" di Ester Rizzo (Navarra Editore) si è classificato primo nella sezione "Saggi Storici" del Premo sociale arte e cultura siciliana "Ignazio Buttitta", giunta quest'anno alla XVII Edizione. L'autrice racconta il rogo in una fabbrica di camicette bianche a New York del 25 marzo 1911, in cui morirono 126 operaie, di cui 38 italiane (24 di queste siciliane e due di queste di Casteldaccia). Da questo evento tragico è nata la giornata della donna, che si celebra ogni anno l'8 marzo. Queste le motivazioni della giuria: "Libro a metà tra ricerca storica, antropologica e pamphlet politico, che ricostruisce la strage di operaie a New York il 25 marzo (e non l'8!) 1911 presso una fabbrica di camicette bianche. Molte delle vittime erano emigrate italiane, di cui numerose siciliane, L'autrice ricostruisce la vita di ognuna di loro con ricerche nei comuni d'origine, frugando negli archivi degli uffici anagrafici e intervistandone i parenti. Un lavoro lungo, paziente, difficile, affrontato dall'autrice con molta passione e rispetto per le vittime del lavoro. Libro molto avvincente e coinvolgente, dato che la Rizzo sa toccare il cuore e la sensibilità di chi legge. Ne viene fuori un atto di denuncia e un invito all'accoglienza perché anche noi siamo passati dalla tragedia delle carrette del mare, alcune delle quali colate a picco a pochi metri dal porto di partenza".
giovedì 28 gennaio 2016
Camicette bianche: due donne casteldaccesi nel rogo del 25 marzo 1911
L'8 dicembre scorso il libro "Camicette Bianche" di Ester Rizzo (Navarra Editore) si è classificato primo nella sezione "Saggi Storici" del Premo sociale arte e cultura siciliana "Ignazio Buttitta", giunta quest'anno alla XVII Edizione. L'autrice racconta il rogo in una fabbrica di camicette bianche a New York del 25 marzo 1911, in cui morirono 126 operaie, di cui 38 italiane (24 di queste siciliane e due di queste di Casteldaccia). Da questo evento tragico è nata la giornata della donna, che si celebra ogni anno l'8 marzo. Queste le motivazioni della giuria: "Libro a metà tra ricerca storica, antropologica e pamphlet politico, che ricostruisce la strage di operaie a New York il 25 marzo (e non l'8!) 1911 presso una fabbrica di camicette bianche. Molte delle vittime erano emigrate italiane, di cui numerose siciliane, L'autrice ricostruisce la vita di ognuna di loro con ricerche nei comuni d'origine, frugando negli archivi degli uffici anagrafici e intervistandone i parenti. Un lavoro lungo, paziente, difficile, affrontato dall'autrice con molta passione e rispetto per le vittime del lavoro. Libro molto avvincente e coinvolgente, dato che la Rizzo sa toccare il cuore e la sensibilità di chi legge. Ne viene fuori un atto di denuncia e un invito all'accoglienza perché anche noi siamo passati dalla tragedia delle carrette del mare, alcune delle quali colate a picco a pochi metri dal porto di partenza".
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