CasteldacciaPuntoDoc pubblica oggi, giorno di San Giuseppe, il testo integrale della pubblicazione dell'antropologa Alessandra Giamporcaro sulla festa del Santo Patrono di Casteldaccia. Ringraziamo Alessandra Giamporcaro per la sua gentile concessione. Leggi qui la scheda del libro.
Casteldaccia:
la festa di san Giuseppe
Una
dialettica antropologica sugli scenari festivi
“ Il sapere procura il
retto uso delle cose
e la felice riuscita. E’
dunque necessario
che ogni uomo cerchi in
tutti i modi di
sapere quanto più si
può”.
Platone
PREMESSA
Non è
mai esistita una società senza “festa”. La parola festa designa
un momento diverso del tempo, in cui l’esperienza del sacro si fa
particolarmente commovente e immediata attraverso la celebrazione di
determinati riti. Gli studiosi hanno posto in evidenza che nella
festa si compie l’esperienza prima della sacralità del tempo nelle
forme cicliche, percepite entro una modalità mitico-religiosa. In
ogni società si manifesta attraverso la festa la ricorrente
sacralità di ogni cambiamento o passaggio, di ogni inizio o fine,
della vita biologica e cosmica. Le feste accompagnano il principiare
di ogni tipo di attività umana, il ciclo della vita individuale,
l’inizio delle stagioni, implicando il compimento di azioni
rituali, quali danze, processioni, banchetti, sacrifici, spettacoli,
giochi, gare e l’osservanza di prescrizioni o divieti che modellano
uno stile di vita diverso da quello quotidiano.