giovedì 12 settembre 2019

Il duca della tavola che teorizzò la cucina vegetariana

di Amelia Crisantino

Enrico Alliata è il blasonato rappresentante di quei siciliani refrattari al piccolo mondo asfittico dell'aristocrazia isolana: anche se è carico di titoli, palazzi in città, ville e feudi. 
Nasce nel 1879, è un ragazzo quando Palermo ancora conserva un residuo di ambizioni presto soffocate dalle consuete dinamiche improntate al malaffare. Sono anni in cui la città aspira ad avere una propria identità culturale, e alcuni protagonisti le danno un respiro internazionale. Giovan Battista Guccia ha fondato il Circolo matematico, la più importante organizzazione matematica del mondo; i Florio pensano al tono mondano e l'apertura del Teatro Massimo lascia sperare in grandiosi successi futuri. Enrico Alliata appartiene a una delle più importanti famiglie isolane, viene educato per essere un signore e ha molteplici talenti. Ma la sorte non gli consente di indugiare. 

giovedì 14 febbraio 2019

La Biblioteca Popolare Circolante di Casteldaccia

Timbro della biblioteca

Il 1° gennaio 1877 è inaugurata con «solenni» celebrazioni la Biblioteca Popolare Circolante di Casteldaccia. All'inaugurazione sono presenti 45 soci; prendono parola il sacerdote Gaetano Micciancio in qualità di presidente della biblioteca, Giuseppe Adorno, il dott. Salvatore Calò, Andrea Abbate e Salvatore Modica Sanfilippo.[1]
Le operazioni per la creazione della Biblioteca Popolare Circolante risalgono al 1876, anno in cui è in corso una campagna di raccolta libri. Infatti, «tutti gli individui che fino a tutto dicembre 1876 avevano fatti doni alla Biblioteca» sono nominati «socii onorarii» il giorno dell'inaugurazione.[2]
In Italia, il fenomeno delle biblioteche popolari circolanti si sviluppa negli anni immediatamente successivi all'unità d'Italia (1861), in seguito all'iniziativa di biblioteca popolare avviata a Prato da Antonio Bruni nel 1861, quale «mezzo di sereno riposo e di facile istruzione per il popolo».[3]