di Pietro Simone Canale
La storia amministrativa del Comune di Casteldaccia inizia il 1° gennaio 1855, quando Ferdinando II,[1] re delle Due Sicilie, sancisce la separazione dal Comune di Solanto con decreto del 1° maggio 1854.[2]
È necessario, tuttavia, fare un salto indietro di poco meno di 29 anni, e precisamente al 21 settembre 1826, quando Francesco, re delle Due Sicilie, decreta la formazione dei comuni di Bagaria (l'odierna Bagheria) e di Solanto (oggi Santa Flavia). «Il villaggio di Casteldaccia» - così è definito nel decreto - viene diviso dal territorio del comune di Palermo e, insieme con i villaggi di Santa Flavia, Solanto, Porticello e Sant'Elia, è riunito nel comune di Solanto.[3] Il decreto stabilisce che il territorio del comune di Solanto andava
da' confini de' territori di Misilmeri, di Ogliastro e di Bagaria come sopra, a girare sino al confine del territorio di Milicia e lungo la spiaggia, salendo e costeggiando sino alla portella anzidetta di Catalfano, e scendendo per l'anzidetta via che lascia aggregato al territorio di Bagaria, come sopra, il fondo di Parisi ed a quello di Solanto il fondo di Torremuzza, si continui a girare lungo il muro di S. Marco, via dinanti Furnari, e trazzera dal vallone di Spucches, sino a' predetti confini di Ogliastro e di Misilmeri, restando a formare territorio di Solanto tutti i fondi sottoposti a detto muro, via e trazzera, cominciando da quello di San Marco, come si è detto.[4]