mercoledì 24 dicembre 2014

«Nasciu lu Bambineddu» - Musica e poesia e nella tradizione natalizia casteldaccese

CasteldacciaPuntoDoc vuole augurarvi un buon Natale pubblicando il testo di una delle più belle canzoni natalizie in siciliano. Il testo è la musica sono stati composti da Giuseppe Vassallo, insegnante di musica in pensione. 


NASCIU LU BAMBINEDDU 

Rit. Dormi dormi bambineddu, 
Duci duci di mamma to' (2 volte) 

E nasciu lu Bambineddu 
e nasciu chiù duci di prima 
d'unni vinni stu masculiddu 
lu Signuri ci lu mannò. 
Lu mannò d'intra a manciatura 
pi mustrari la puvirtà. 
Li ricchizzi nun sunnu nenti 
pi li sordi un s'ammazzanu genti. 
Aiutati li puvireddi 
i picciriddi e li vicchiareddi 
diciticillu a chi nun lu sapi 
a chi nun ci viri 
a chi nun ci senti. 

domenica 21 dicembre 2014

"Cittadinanza Onoraria" a Padre Cosimo Scordato: la proposta della Consulta della Cultura

Consulta della Cultura

Oggetto: proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Padre Cosimo Scordato

La Consulta della Cultura, insieme con le associazioni culturali e di promozione sociale e con i tanti cittadini attivi nel mondo della cultura e del sociale, ritiene di interpretare un desiderio condiviso da tutta la comunità casteldaccese proponendo il conferimento della cittadinanza onoraria a Padre Cosimo Scordato.
La comunità tutta sente Padre Cosimo Scordato come una figura che le appartiene e le vuole riconoscere il contributo del tutto speciale che ha dato negli anni scorsi ’70 e ’80 alla crescita umana, civile culturale e spirituale di un’intera generazione.
Quegli anni sono ricordati da tutti noi come un periodo di grandi fermenti culturali e sociali, in cui si sono sviluppati e da cui sono nati i primi germogli di legalità e di libertà individuale.

sabato 20 dicembre 2014

Tra Amarcord e buoni propositi: Casteldaccia conferisce la cittadinanza onoraria a padre Cosimo Scordato

di Marta Riccobono

Lo scorso 17 dicembre 2014 l’Amministrazione comunale di Casteldaccia, accogliendo la proposta della Consulta della Cultura, ha conferito la cittadinanza onoraria a padre Cosimo Scordato, il sacerdote che insieme a padre Mariano Lo Coco ha guidato la comunità casteldaccese per circa dieci anni, tra il 1973 e i primi anni ’80. A quel tempo Casteldaccia era tristemente nota per essere, insieme ad Altavilla e Bagheria, uno dei vertici del cosiddetto “triangolo della morte”: le ammazzatine mafiose erano all’ordine del giorno, e alla messa domenicale i capimafia sedevano al primo banco della Chiesa. Padre Cosimo, “uomo dall’intelligenza vivace e creativa”, come lo definisce il Vescovo di Cefalù Mons. Manzella, con grande sensibilità raccolse il desiderio di cambiamento che iniziava allora a maturare nei casteldaccesi, soprattutto in quelli più giovani, e fece della parrocchia un centro di discussione e di confronto. Lo spirito del Concilio Vaticano II si mescolò con le istanze pacifiste ereditate dai movimenti giovanili del ’68, padre Cosimo riunì la “meglio gioventù” casteldaccese e tutti insieme diedero vita ad un centro culturale sede di attività ricreative e di accesi dibattiti, e al giornalino ’A Zotta, sul quale si parlava anche e soprattutto di politica. Ma il nome di padre Scordato è legato ad un altro avvenimento, che si può ben definire “storico”: la marcia antimafia che nel febbraio ’83 unì (letteralmente) Casteldaccia e Bagheria, due vertici del triangolo di sangue, mobilitando una grande massa di cittadini che decisero di sfidare a viso aperto il potere mafioso. E siccome nello spirito del Concilio rientrava anche il superamento degli steccati ideologici in nome del bene comune, padre Cosimo la marcia la organizzò insieme ai comunisti. Se ne ricorda bene Vito Lo Monaco, oggi presidente del centro studi “Pio La Torre”: tra quei giovani militanti del PCI c’era anche lui, a girare casa per casa insieme a padre Cosimo, invitando i casteldaccesi ad unirsi alla marcia.

Storia del pittore Calogero Drago

di Pietro Simone Canale

Calogero Drago nasce a Casteldaccia l'8 dicembre 1900.
«Sin da bambino manifesta l'attitudine al disegno ed alla manipolazione di materiali con cui realizza giochi, piccole sculture e soprattutto disegni su ogni tipo di supporto che trova a disposizione. Da ragazzino viene a contatto con lo scultore casteldaccese Pietro Piraino, che, incuriosito dalla vivacità artistica di Calogero, lo porta con sé a Roma per due lunghi periodi (circa 4 anni). A Roma Calogero viene a contatto con l'ambiente artistico di via Margutta, dove Piraino ha il suo studio/laboratorio. Non vi è dubbio che queste esperienze romane segnano profondamente Calogero che da quell'osservatorio privilegiato può coltivare al meglio le sue doti figurative. Non conosciamo bene i motivi per cui non abbia potuto continuare a seguire lo scultore Piraino, o comunque intraprendere un percorso di studi che lo avrebbe portato sicuramente a raggiungere eccellenti risultati, fatto sta che, rientrato a Casteldaccia, dopo un breve periodo nell'Arma dei Carabinieri, mette su famiglia e lavora presso un'azienda agricola.

giovedì 4 dicembre 2014

«Questa è la storia di bravi ragazzi...»: 30 anni di scoutismo a Casteldaccia (1984-2014)*

di Pietro Simone Canale

«Il movimento dei boy-scouts è una organizzazione giovanile internazionale, apolitica, amilitare e interconfessionale, sorta in Inghilterra nel 1907, per iniziativa del generale sir Robert S. Baden-Powell»,[1] che gli scout e le guide di tutto il mondo e di ogni tempo chiamano B. P..
Il movimento scout si propone l'obiettivo «di formare il carattere del ragazzo», appunto "boy", e farli diventare buoni cittadini e buoni cristiani. Attraverso il principio del "tutto col gioco, nulla per gioco", lo scoutismo si propone come vero e proprio metodo educativo. I criteri base del metodo educativo scout sono il contatto con la natura; la fiducia nel ragazzo; l'autogoverno nella vita associata; lo sviluppo di capacità manuali ed espressive. «Affinché il ragazzo riesca a condurre questa vita occorre il supporto di una legge morale; questa è condensata in 10 articoli che sono uguali per tutte le associazioni del mondo».[2]